Grazie ad un parente che mi ha avvicinato al mondo dell’oro, ho cominciato ad appassionarmi alla materia dei metalli preziosi e a studiarla a fondo in tutte le sue parti.
Un giorno come tanti ho chiamato i miei genitori per dirgli che volevo lavorare per lui e poi chissà un giorno avviare la mia impresa. Convinta di poter conciliare studi universitari ( dovevo specializzarmi a seguito del conseguimento di una laurea triennale) e lavoro, andai a lavorare per lui, mi insegnò tanto, tantissimo, con la promessa che un giorno mi avrebbe ceduto la sua attività, dovendosi lui traferire fuori città. Così non fu e dopo quasi 2 anni volevo aprire a tutti i costi un negozio di Compro Oro, il lavoro mi piaceva e mi gratificava.
Dopo una prima reazione di panico per l’idea che stavo per lasciare il posto per aprire un negozio tutto mio, i miei genitori decisero di appoggiarmi in pieno. Nel 2016 presentavo le dimissioni e aprivo il mio negozio di Compro Oro. All’inizio è stata durissima. Sapevo pochissimo della materia, non ero formata come imprenditrice, il settore veniva malvisto e c’era moltissima diffidenza da combattere.
Il saggio consiglio che andrebbe dato in queste circostanze è: formati, preparati, studia e solo dopo apri la tua attività, altrimenti rischi fortemente di fallire presto.
Probabilmente è il miglior consiglio razionale che si possa dare. Allo stesso tempo però la società di oggi è basata tutta sulla velocità. Velocità di azione, velocità di pensiero, velocità di adattamento, velocità nel prendere le decisioni, velocità nel tornare sui propri passi e correggere il tiro prima che sia troppo tardi.
Se avessi aspettato il tempo necessario a formarmi, avrei perso l’enorme vantaggio rispetto ai competitor che invece mi sono presa grazie alla velocità di azione.
Certo, ho commesso errori per impreparazione ma ho corretto ogni volta il tiro, ho studiato tutto quello che potevo mentre facevo.
Fatto è meglio che perfetto. Intanto parti, poi correggi lungo la strada. Se aspetti il momento perfetto per cominciare, non lo farai mai.
Mi sono subito scontrata con quella che era la realtà: i tantissimi concorrenti improvvisati che per anni hanno contribuito a creare molta disinformazione e malcontento nel settore, mi hanno costretta a sostenere confronti a volte veramente difficili con clienti confusi e soprattutto molto diffidenti.
E come dargli torto!
In giro si vedevano solo Compro Oro con pubblicità sensazionali e promesse incredibili, ma allo stesso tempo TV, giornali e radio davano continue notizie di quante truffe facevano questi Compro Oro ai clienti, di quante volte povera gente ignara era stata imbrogliata non ricevendo il giusto valore in soldi per la vendita del proprio oro. Anche io al loro posto avrei avuto la stessa reazione e probabilmente avrei abbaiato con rabbia ad ogni Compro Oro della città.
Le cose non erano facili, la concorrenza era spietata e faceva danni a tutto il settore. La gente non ti dava neanche modo di spiegare il tuo punto di vista.
Nonostante questo ero determinatissima a fare le cose per bene, a far quadrare i conti. Contavo ogni singolo euro speso, avevo un file excel pieno di numeri. Guadagnavo bene ma non avevo cambiato minimamente il mio stile di vita.
Stavo imparando per la prima volta sulla mia pelle cosa significasse gestire affitti, tasse, spese di ogni genere che neanche avevo messo nel mio business plan. Era dura ma con grande sforzo stavo costruendo qualcosa.
Ho letto di tutto, seguito corsi sul web e letto tantissimo sulle strategie di marketing per le piccole e medie imprese.
Più applicavo quello che leggevo e studiavo e più le persone rimanevano soddisfatte lasciandomi testimonianze positive. La fiducia aumentava e così anche l’ottimismo. Era tornata in me un’irrefrenabile voglia di non mollare e non darla vinta a tutti quei criminali che pensano solo al profitto affondando l’etica professionale di questo lavoro. Da quel momento mai più un solo cliente è uscito dal negozio senza avere la certezza di essere pienamente soddisfatto per la vendita del proprio oro.
Più persone aiutavo a vendere il proprio oro, più guadagnavo la stima dei miei clienti e una certa autorità nel settore. Ho iniziato a collezionare tante recensioni positive che alla fine ho dovuto accettare l’idea di essere davvero diventata un punto di riferimento per chi voleva vendere oro nella mia zona.
Il mio sforzo nell’aiutare la gente a capire come scegliere a chi vendere il proprio oro in cambio di soldi era davvero importante. Mi piace dire le cose come stanno e le persone lo avevano capito. C’era però un problema. Riuscivo a parlare solo con una persona alla volta e questo era un limite perché vedevo che la gente era affamata di informazioni ma non sapeva dove prenderle.
È così che mi sono messa al computer e ho cominciato a scrivere articoli. Ho scritto tanto, rispondendo a tutte quelle domande che mi sono state fatte centinaia di volte dai miei clienti. È proprio così che è nato il mio blog www.noieloroacireale.it.
Lezione numero 1: non idealizzare un progetto, affidati sempre ai numeri e progetta il da farsi qualora si verifichi lo scenario peggiore.
Cercando un aspetto positivo negli sbagli che ho commesso, ho scoperto di avere una forte resilienza agli eventi avversi. Quando mi accade qualcosa di imprevisto, la mente pensa in modo iper rapido tutti gli scenari possibili e le varie scelte da poter prendere.
L’immobilismo fa molti più danni dell’azione.
Agisci ora e correggi lungo il percorso.
Essere liquidi ti permette di sopportare momenti duri come quello del Covid. Se avessi sovraccaricato l’azienda di strutture e personale, in pochi mesi di stallo economico avrei prosciugato la cassa. Al contrario, avere la possibilità di calibrare sempre i costi in base alla quantità di lavoro ti permette di crescere serenamente, senza contraccolpi a volte fatali.
Gli obiettivi che mi sono prefissata sono ancora molto lontani, ci sarà moltissimo lavoro da fare ma sono certa che, anche se non sarà facile, con il tempo ci riuscirò.
Ciò che ho imparato nel tempo quando si fonda un nuovo brand è che i primi soldi vanno spesi soprattutto a creare autorevolezza, a generare quell’aura di affidabilità che renderà più efficaci tutti i futuri messaggi di marketing.
Cosa posso suggerirti dalla mia esperienza?
PILLOLA N.1 – Fai sempre business insieme a persone di cui ti fidi, che hanno i tuoi valori, sposano i tuoi obiettivi e che soprattutto siano disposti a rischiare soldi di tasca propria per la vostra idea comune. Esistono sicuramente delle eccezioni ma seguire questa regola diminuisce il rischio di fallimento. Altrimenti avvia la tua impresa da solo/a!!
PILLOLA N.2 – Non idealizzare mai un progetto senza sviluppare un business plan, prevedere diversi scenari, calcolare piani di riserva e un punto di non ritorno oltre il quale è dannoso insistere.
PILLOLA N.3 – Formati, studia, specializzati. Il mondo cambia alla velocità della luce, le tue conoscenze di oggi sono vecchie tra sei mesi. Se vuoi stare davanti la massa devi sapere sempre qualcosa in più della persona media.
PILLOLA N.4 – Impara sempre dai tuoi sbagli anche se fanno male e lasciano cicatrici con cui dovrai convivere per sempre. Sfrutta allora l’occasione per imparare qualcosa di nuovo e diventare una persona migliore.
PILLOLA N.5 – Anche nelle situazioni in cui ti sembra di sprecare tempo, cerca un risvolto positivo.
PILLOLA N.6 – Tratta i tuoi collaboratori sempre con rispetto, crea con loro un legame che vada oltre l’autorità che puoi avere nei loro confronti. Se rispetti, verrai rispettato. Allontana invece senza esitare chi ha valori differenti dai tuoi.
PILLOLA N.7 – Riserva del tempo per te stesso, ti serve per ricaricare le energie e performare meglio. Lavorare costantemente tutti i giorni, tutto il giorno, distrugge la tua produttività.
Oggi Noi e l’Oro è aperto da 7 anni, anni in cui ho vissuto momenti altissimi ma anche bassissimi, tutti comunque utili a portarmi dove sono adesso, seduta sempre alla stessa scrivania ma con molta più grinta e voglia di arrivare lontano.
Con la speranza che anche voi un giorno possiate realizzare tutto quello che desiderate, vi auguro di provarci, l’immobilità non produce mai nulla di concreto.